domenica 8 novembre 2015

GENTE DI NEW YORK - parte 1

New York... mille volti... mille sguardi... mille risate... mille sorrisi... mille insulti...  mille gesti... mille storie...
Cammini per le sue strade ed incontri persone... persone intense... If I can make it there, I’d make it anywhere... "Se ce la fai qui, ce la puoi fare ovunque" recita una nota canzone... e questo slancio si avverte... qui le persone vivono... per davvero...  ed in ogni gesto si respira questa forza vitale... 
Il ragazzo con capelli e barba lunghi che balla, salta e urla in mutande a Union Square... Si chiama Matthew Silver ed e' un attore... quando lo vediamo noi, sta percuotendo una tastiera di un computer urlando frasi apparentemente senza senso... Il suo motto e' "I perform to promote love" e lo fa fingendosi pazzo, usando giochi per bambini in modo del tutto "inusuale"... per esempio usa una gallina di gomma come fosse una spada, poi le fa mangiare un peluche a forma di topo e si mette il tutto in bocca starnazzando per la piazza... ed il perché lo faccia non e' ben chiaro a nessuno... per la fama? per tirar su due soldi per vivere? Per esprimere quello che prova a suo modo?  In cambio chiede sorrisi e amore (e donazioni per chi vuole) e il suo messaggio e' essere se' stessi e dare amore senza chiedere nulla in cambio... Una ragazza lo guarda sconcertata... e' una ragazza di colore e ha i capelli viola in tinta con la sua casacca... ne viene forse da un giro per negozi... Ha fatto shopping da Zara e sta ascoltando la sua musica preferita domandandosi cosa frulli nella testa di quello svitato in slip verdini.


Un ragazzo nero sulla trentina a Columbus Circle si gode le prime ore del mattino rilassandosi con in sottofondo il rumore dello scrociare della fontana, mentre la citta' si sta svegliando tutta intorno a lui... Forse e' un avventuriero, un viaggiatore... o forse solo un homeless... ma e' ben vestito ed è sereno... magari sta solo riposando prima di iniziare una nuova giornata di lavoro e nei suoi borsoni si porta dietro un ricambio e il pranzo da consumare tra un po' di ore...


A Central Park, nella via che porta al Bethesda Terrace, una band senegalese suona ritmi tribali... canti... balli... il battere dei bonghi  ti trapassa il cervello... Tutti sorridono... In pochi minuti si forma un capannello di gente tutto attorno e anche loro ballano sorridenti... L'atmosfera e' magica... C'e' una ragazza con le treccine che si dimena quasi fosse indemoniata e l'uomo piu' anziano con cappello e occhiali fa da trascinatore incitando la gente a partecipare al loro spettacolo... Nessuno riesce a passare di li' e' tirare dritto... inevitabile restare coinvolti in quel clima cosi' festoso...


Giovedi' sera. Mezzanotte circa. Times Square. Due donne  cercano di fermare un taxi (si... proprio come nei film) alzando il braccio... a quell'ora e' un'impresa assai piu' facile che nelle ore di punta e, dopo pochi secondi, salgono sul primo mezzo che si ferma davanti a loro e che Le riportera' molto probabilmente in qualche locale della citta'... forse uno dei tanti meravigliosi rooftop disseminati ormai un po' dappertutto... o forse a casa a dormire mentre la citta' che non dorme mai là fuori continua a brulicare di persone che di andare a nanna proprio non ne vogliono sapere... Hanno passato un bella serata... magari a Times Square ci sono solo di passaggio, o magari piu' semplicemente sono due turiste che in quei borsoni griffati si portano dietro souvenir e macchine fotografiche... ma il look ed il tacco a Times Square, seppur basso, non da' l'idea delle turiste in vacanza... Sembrano piu' due newyorkesi... 2 amiche? 2 colleghe? Sorelle? Cugine? Chissa'... Se ne vanno via dentro alla cabina del taxi parlando e ridendo tra loro mentre l'auto procede a passo d'uomo per via del traffico e dei lavori in corso che congestionano le strade in quel punto... ma del resto e' il centro del mondo... non si puo' attraversare di corsa il centro del mondo...


Ad Alphabet City, zona un tempo assai malfamata nell'East Village, il cui nome deriva dal fatto che li' le strade hanno delle lettere per nome invece dei classici numeri, un uomo vestito da poliziotto fa una pausa sedendosi su una ringhiera. Indossa lunghissimi trampoli e sta attivamente partecipando ad una festa di quartiere in cui si celebra l'intervento della polizia che ha ripulito il quartiere facendolo diventare una zona sicura. Una comunita' di portoricani, in una piccola piazzetta, partecipa a balli di gruppo, mentre una sorta di animatore su un palchetto, li incita e mostra loro i passi da eseguire. Tutti i residenti sono scesi per strada.. La via e' chiusa al traffico e diverse auto della polizia sono parcheggiate ai lati... inizialmente pensavamo infatti fosse successo qualcosa, anche forse un po' prevenuti date le voci sulla zona in questione...  invece poi, sentendo la musica ed il profumo di salsicce alla griglia, abbiamo capito che era solo una festa in cui la gente del posto (per lo piu' latinos) mostravano gratitudine alle forze dell'ordine per l'opera svolta... e quell'uomo, dall'alto dei suoi 2/3 mt di altezza, poliziotto per un giorno, contempla fiero la sua gente, forse un po' affaticato dalla performance...



 A Brooklyn, in Boerum Hill, una giovane coppia cammina spedita come fossero in ritardo... lei tiene in mano dei palloncini colorati... e' l'ora di pranzo e molto probabilmente la festa e' gia' iniziata e li stanno aspettando... Il quartiere e' molto tranquillo e il viale alberato straordinario... non stupisce che molte celebrities (per citarme qualcuna Ethan Hawke, Michelle Williams, Sarah Jessica Parker e suo marito Matthew Broderick, o ancora Nora Jones) abbiano scelto di vivere da queste parti... Qui la qualita' della vita dev'essere molto alta... e' un ottimo  posto  dove far cresere i propri figli, restando comunque a 15 minuti di metropolitana da Manhattan...


In Nolita (North Little Italy) un ragazzo barbuto sfreccia a tutta velocita' sul suo skate... passa col rosso... e schiva auto e bici... sulla spalla si porta dietro un grande borsone... e' mattina... intorno alle 9... di certo sta andando a lavoro e usa abitualmente lo skate come mezzo per gli spostamenti... Stamattina ha indossato t-shirt e pantaloni comodi, Nike ai piedi e sicurezza in se' stesso... Sembra voglia spaccare il mondo... Sara' uno dei tanti che tentano qui di fare carriera o più semplicemente di trovare il proprio posto nel mondo... Qui si lavora... si lavora tanto... ma le opportunita' sono infinite e, se sei bravo, ce la fai... La meritocrazia qui vale ancora... Di certo devi correre... lottare... sfrecciare... ma se hai un po' di fortuna, del talento, tempo da investire e ti impegni sodo, indipendentemente dall'eta' o dalla carriera che decidi di intraprendere, qui ce la puoi fare...



A Chinatown, su Hester Street, sotto il sole di mezzogiorno, riparate da un grosso ombrellone a strisce, 5 signore cinesi giocano beatamente a carte... noi siamo seduti ad un tavolo di fianco a loro e mangiamo i nostri ravioli cinesi arrosto... Strepitosi! Li abbiamo presi da asporto dal famoso "Prosperity Dumpling" e con pochi dollari porti via una sacchettata di ottimo cibo cinese. 
Qui non sembra piu' di essere a New York... Quasi te ne dimentichi... sembra di essere davvero in China. Cartelli solo pieni di ideogrammi incomprensibili, supermercati per cinesi e gestiti solo da loro, negozi, alberghi... tutto fa dimenticare di essere a Manhattan. Chinatown si sta espandendo negli anni a macchia d'olio... ha praticamente inglobato quasi tutta Little Italy, che ormai si è ridotta ad una via striminzita... La comunita' cinese che risiede qui pare sia composta da circa 100.000 persone ma si pensa siano molti di piu', visto l'alto numero di abusivi... 
ed e' sempre New York... la citta' dove sentirti a casa, indipendentemente dal tuo paese di origine... La citta' che accoglie tutti e che e' nata dall'unione di popoli diversi... dove ognuno puo' trovare il suo posto senza snaturalizzarsi...



 Sulla Broadway, all'altezza della 71th st., 2 ragazzi appoggiati ad un palo si abbracciano e si baciano innamorati, assolutamente noncuranti della gente e del mondo intorno a loro. Lei si aggiusta i capelli, lui le cinge la vita guardandola felice. Il loro e' un abbraccio immenso... Si abbracciano e abbracciano la citta' intera. Le emozioni qui le vivi con maggiore intensita'... e poco importa se magari si lasceranno... o magari metteranno su casa e avranno 3 figli... quello che conta e' il presente... Il vivere il momento a pieno... il tempo si ferma... i cuori che battono... New York è anche questo... amore... 




to be continued.........


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