sabato 5 novembre 2016

4 GIORNI A LOS ANGELES

3 Agosto 2016 - Si parte!!! 33 giorni a zonzo per gli Stati Uniti... Il tanto desiderato viaggio di nozze on the road.
Prima tappa Los Angeles.
Premetto che sono partita con aspettative piuttosto basse su questa citta'... da sempre ne sento parlare come un posto immenso, senza un centro cittadino, spersonale e con poco appeal... Anche Fra, che c'era già stato, aveva visto solo i luoghi "turistici" e non ne era rimasto particolarmente colpito...
Siamo arrivati a Los Angeles nel primo pomeriggio (LAX). Primissima cosa da fare e' noleggiare un auto e sappiate che di tempo, su quei sedili, ce ne passerete parecchio, percio' scegliete con cura il modello da prendere! Noi abbiamo optato per una Jeep Compass. Eravamo anche molto tentati dalle Mustang (in California se ne vedono a centinaia!) ma alla fine abbiamo prediletto la comodita'... scelta forse un po' da "anzianotti" ma che comunque si e' rivelata buona per noi!
Le auto in America sono tutte col cambio automatico ma ci si abitua praticamente subito... quello a cui e' stato un pelo piu' "faticoso" abituarsi, almeno per me, e' stato l'impatto con queste stradone a 12 corsie (6 x senso di marcia) in cui il sorpasso e' consentito sia a destra che a sinistra... ecco... come primo impatto e' piuttosto shockante... Fra comunque non ha alcun problema al volante e ha guidato anche in quel degenero di auto e camion come se lo avesse sempre fatto! Ero piu' io quella arrotolata sul sedile.......
3 cose importanti in merito alla guida in USA:
- assolutamente avere a bordo un navigatore (se volete evitare sti stradoni basta impostare su NO AUTOSTRADE e a quel punto vi verra' indicata una soluzione alternativa, a volte anche piu' veloce, dal momento che le autostrade spesso sono paralizzate dal traffico)
-  i semafori sono posti al di la' dell'incrocio quindi prestate, soprattutto all'inizio, la massima attenzione e ricordate che, se girate a destra. a meno che non sia segnalato, voi potete anche passare col rosso, dopo aver controllato che la strada sia libera.
- i parcheggi... fate attenzione a dove lasciate la macchina! Noi ci siamo beccati una multa sulla Sunset Boulevard per aver parcheggiato in prossimita' di un incrocio. Abbiamo capito solo dopo che se il marciapiede ha il bordo pitturato di rosso significa divieto di parcheggio! 78 $ e via... da li' siamo stati molto piu' attenti...
A Los Angeles noi abbiamo optato per prendere l'albergo nella zona di Beverly Hills, piuttosto centrale ed equidistante un po' da tutto... Il nostro albergo era il Beverly Hills Terrace (http://www.hotelbeverlyterrace.com/). Camere carine e abbastanza spaziose; albergo dal gusto shabby chic davvero grazioso, colazione inclusa paradisiaca (gestita dal grandissimo Jeovanni), rooftop e giardino interno bellissimi, parcheggio disponibile con tanto di parcheggiatorev(a pagamento e piuttosto caro, ma del resto siamo a Beverly Hills 90210!)










La prima sera abbiamo fatto giusto un giretto di perlustrazione in zona e un brindisi nella terrazza dell'albergo ma eravamo a pezzi... tra il fuso e le ore di volo, cosi' siamo andati a letto abbastanza presto, in modo da essere in forma l'indomani.

1° GIORNO: sveglia presto per colpa del fuso... lauta colazione in hotel (non dimentichero' mai quelle briochette calde e soffici alla crema pasticcera!) e decidiamo di girare il quartiere di Beverly Hills a piedi.
In effetti quando, usciti dall'hotel, abbiamo detto al parcheggiatore che uscivamo a piedi, ci ha guardati un po' stranito... Abbiamo capito solo dopo perché.... NESSUNO esce a piedi a L.A.... Anche le distanze che sulla cartina sembrano brevi in realta' a piedi sono spossanti! Ci sono km e km di strade dove non si trova nulla! Stradoni trafficati o zone residenziali... devo dire che e' stato comunque piacevole, soprattutto perché a noi piace camminare! Abbiamo avuto modo di poter vedere diverse vie alberate con case da sogno, tutte con il classicissimo vialetto per la macchina, curate in ogni dettaglio... strade di una pulizia quasi imbarazzante... silenziose, piene di verde... tutto trasuda benessere... Inoltre hanno questo clima meraviglioso, caldo ma secco quasi tutto l'anno, percio' anche passeggiare all'ombra di questi giganti verdi risulta davvero piacevole.





Dopo aver camminato x un'oretta scarsa siamo arrivati in Rodeo Drive. Magnifica! Negozi scintillanti, opere di Dali' sparpagliate un po' ovunque; tutti i grandi marchi troneggiano nelle loro palazzine, facendo a gara a chi detiene la piu' sontuosa... Gucci, Prada, Louis Vuitton, Chanel, Dior, YSL... sono per citare qualche marca... Per le strade poca gente, dal momento che e' mattina presto e (penso io) i ricchi a quest'ora dormono... Zona molto iconica e tappa imperdibile per le fashion victims!





In zona, al 9635 S Santa Monica Blvd, troverete Sprinkles, la pasticceria che sembra abbia inventato i cupcakes e che qui ha aperto il suo primo distributore automatico aperto 24/24 per chi viene colto da raptus di golosita' a qualsiasi ora del giorno! (senza poi contare che il redvelvet cupcakes di Sprinkles e' qualcosa di paradisiaco!). 



Dopo aver percorso il "centro" di Beverly Hills in lungo e in largo ritorniamo in albergo a recuperare la macchina.
Con il nostro bolide nero ci dirigiamo verso Hollywood! Facciamo un giro al centro commerciale "Hollywood & Highland" e visitiamo le classiche tappe turistiche della zona, la Walk of Fame con le famose stelle incastonate nei marciapiedi, il Chinese Theatre con di fronte le impronte di mani e piedi
 dei divi di Hollywood, vediamo anche in lontananza, per la prima volta, la scritta spuntare sul monte Lee con le sue letterone bianche e scintillanti.




Qui scegliamo di visitare l'Hollywood museum, museo dedicato al cinema e pieno di memorabilia dedicati a questo affascinante mondo. Qui abbiamo visto le scarpette rosse di Dorothy del Mago di Oz, la cella di Hannibal Lecter nel silenzio degli innocenti, la maschera di Freddy Krueger , gli abiti di Marilyn, di Michael Jackson, di Rocky, di Harry Potter e molti molti altri...

Dopo siamo andati a vedere la location del finale del film "Pretty Woman", il luogo dove Edward a bordo del suo macchinone bianco, brandendo ombrello e fiori, sale sulla scala antincendio per raggiungere la sua "principessa Vivian"... Bene... questa strafamosa scena e' stata girata dal Las Palmas Hotel, in 1738 N Las Palmas Ave.




Tappa successiva, il negozio di musica indipendente piu' grande del mondo... Amoeba Music...  Un posto straordinario... infiniti corridoi stracolmi di cd, vinili, dvd, libri, musicassette... la mecca della musica... da prosciugarsi il conto in banca... una delle tappe per me assolutamente indiscutibile della citta' degli angeli... Magia pura!







Dopo questa overdose di musica, riprendiamo la nostra Jeep Compass e andiamo allo Chateau Marmont per fare una pausa che non so se definire tardo pranzo o merenda, dato che saranno state almeno le 3! Lo Chateaux Marmont e' un albergo di lusso situato in West Hollywood, all' 8221 della Sunset Boulevard. Qui hanno vissuto o soggiornato celebrities come Marilyn Monroe, Clark Gable, Greta Garbo, Di Caprio, DeNiro, Mick Jagger, Jim Morrison e tantissimi altri. Questo luogo ha fatto da set a diversi film come "The Doors", "Four rooms" o "Somewhere" di Sofia Coppola. In uno dei suoi bungalows nel 1983 perse la vita John Belushi e la stessa triste sorte tocco' al fotografo  Helmut Newton, che mori' schiantandosi con la sua auto contro il muro esterno dell'hotel. L'albergo e' davvero meraviglioso. Noi abbiamo pranzato nel giardino interno e l'atmosfera era davvero piacevole! Consigliatissimo! Io ho ordinato una selezione di formaggi con miele, frutta e mandorle tostate, il tutto accompagnato da un bel bicchiere di limonata fresca (la mia bevanda preferita!!!).
























Dopo questa pausa rigenerante siamo tornati in albergo. La sera dovevamo andare a trovare 2 nostri amici che vivono a Pasadena! Prima di vederci con loro pero' facciamo tappa ad Altadena, per la precisione all'1675 E. di Altadena Drive. Ed eccoci... qui davanti a noi si schiera la famosissima casa della Famiglia Walsh di "Beverly Hills 90210"! Che flash! Io negli anni 90 ero una super fan di questo telefilm!!! Mi aspettavo di vedere Brenda, Brendon, Dylan o Kelly venire giu' dal vialetto da un momento all'altro. Che meraviglia! E' un viaggio arrivarci (la casa utilizzata e' in realta' a piu' di un'ora da Bevely Hills!!! Ci hanno ingannato!!!) comunque se amavate la serie, vale il viaggio!




Coi nostri amici siamo poi andati a prendere un aperitivo al "The Langham Hotel", assolutamente meraviglioso! E la sera cena al Restaurant & Grill Paul Martin's a Pasadena.
Che dire... primo giorno top!

2° GIORNO: Mattina al Farmers Market. Qui e' il trionfo del cibo! Si possono mangiare centinaia di specialita' californiane e non, dolci e saltate, che possono accontentare anche i gusti piu' difficili! Di fianco potete trovare il centro commerciale "The Grove", dove ho subito comprato il mio primo paio di scarpe! Quest'area, di recente costruzione, e' anche uno dei  luoghi più frequentati sia dai losangelini che dai turisti!





Ripresa l'auto ci dirigiamo a Downtown. Li' visitiamo il Bradbury Building, al 304 South Broadway, il palazzo che venne utilizzato come set del film Blade Runner (molto bello all'interno... peccato facciano visitare solo la hall e non si possa salire ai piani alti... ma, del resto, sono tutti uffici e la gente che entra ed esce gia' cosi' e' notevole!)

Da qui, a pochi passi, troverete il Grand Central Market. al 317 S Broadway. In quest'area, decisamente molto ampia, sin dal 1917 si trovano bancarelle e stand gastronomici. Decidiamo quindi di fermarci qui per il pranzo ma la scelta non e' stata facilissima!!! Le proposte sono davvero infinite e purtroppo, dato anche l'orario, i locali sono decisamente sovraffollati. Con un po' di pazienza siamo comunque riusciti a trovare un tavolino per 2 e a procacciarci il pranzo.





Rifocillati, facciamo tappa alla Walt Disney Concert Hall! Questa struttura futuristica in acciaio satinato, disegnata dal famoso architetto Frank Gehry e voluta proprio da Lillian Disney, la vedova di Walt Disney, fu inaugurata nel 2003 ed ospita la Los Angeles Philarmonic Orchestra. Il progetto iniziale la voleva tutta specchiata ma il riflesso del sole causava grossi problemi di riverbero ed anche di temperatura nell'area circostante, quindi si e' deciso di "sabbiare" la sua superficie attutendo di molto il problema. E' comunque davvero un palazzo molto originale e, nonostante la zona presenti costruzioni stilisticamente molto diverse tra loro, io ho trovato molta armonia e una strana "omogeneita'" tra gli edifici in questo quartiere.


Proprio dall'altra parte della strada potrete trovare "The Broad", il museo di arte contemporanea. Anche questo edificio risulta molto particolare, sembra quasi un alveare inframezzato da grossi oblo' di vetro. Molto bello! Noi abbiamo dovuto fare una coda di una mezz'oretta per entrare ma ne vale comunque la pena... Al suo interno potrete trovare moltissime opere... Da Warhol a Basquiat, da Koons a Lichtenstein, da Haring a Murakami. Io avrei tanto voluto vedere L'Infinity Mirrored Room di Yayoi Kusama ma, essendo una stanza di dimensioni ridotte, l'accesso viene regolato a mezzo prenotazioni e per quel pomeriggio le entrate sono sold out... Peccato...




Andiamo poi a recuperare la macchina e, dopo una breve sosta per il maritino davanti allo Staples Center, ci dirigiamo verso la zona di "El Pueblo", a nord est di Downtown. Qui e' nata Los Angeles! ...e proprio qui, partendo da un primo insediamento di 44 persone (inclusi bambini), si son messe le basi per iniziare a costruire una citta' che, in paio di secoli, e' arrivata ad ospitare piu' di 4 milioni di persone! La zona, a tratti non proprio ben frequentata, rimane comunque molto ancorata al suo passato. Qui si puo' visitare Union Station, la stazione spagnola che e' stata utilizzata anche come set in numerosi film (come Blade Runner o Speed) e la bellissima Olivera Street. Sembra davvero di essere in Messico!!! Viuzze strette, bancarelle di churros e tortillas, venditori di sombrero, mariachi che strimpellano i loro chitarrini ad ogni angolo. Una bellissima atmosfera!






Sarebbe stato bello potersi fermare a cena in uno dei tanti ristorantini messicani della zona, ma dobbiamo scappare perche' ci attende la partita di baseball Dodgers vs Boston Red Socks, al Dodgers Stadium. Lo stadio e' una meraviglia! Resta praticamente incastonato nella collina e la vista da qui e' davvero mozzafiato!!! Peccato solo che, calato il sole, la temperatura sia scesa a picco e, nonostante gli sforzi, questo ci ha messo in fuga poco prima che la partita finisse (facendoci perdere i fuochi d'artificio che ci sarebbero stati dopo)... ma davvero,,, stavamo sbattendo i denti e nemmeno un super Dodgers Dog accompagnato da patatine fritte all'aglio, e' stato sufficiente a scaldarci...






Prima di tornare in albergo non riusciamo a trattenerci dal fare un'ultima tappa nei locali rock storici di Los Angeles, sulla Sunset Boulevard, il Rainbow Bar and Grill e il Whiskey a Go go. Favolosi! Non serve aggiungere altro!!!




 3° GIORNO: Colazione, macchina e via, percorrendo le colline sopra Beverly Hills! Percorriamo un bel tratto di Mullholland Drive (si, quella del film di Linch!) e da qui costeggiamo la zona di Bel Air con le sue inimmaginabili ville!!! La prima tappa del giorno e' il Getty Museum. Si puo' considerare una delle meraviglie di  Los Angeles ed e' incredibile che l'accesso sia del tutto gratuito (si paga solo il parcheggio). La struttura, che definire Villa e' davvero riduttivo, si erge in cima ad una collina e per arrivarVi occorre prendere una specie di trenino. Il tutto e' gestito in maniera impeccabile ed i tempi di attesa sono davvero ridotti, specie vedendo quanta gente c'e'! Appena arrivati si perde il primo quarto d'ora a guardarsi intorno! La posizione e' meravigliosa e' l'aria frizzantina mista al tepore del sole del mattino fanno stare benissimo!!! Dopo una pausa caffe' con vista ci addentriamo all'interno del Getty. Al suo interno un numero incredibile di opere, ma il suo forte sono sicuramente i giardini esterni e la sua incredibile architettura, a mio parere... Non pensiate di andare li' per "vedere dei quadri"... no... il piacere di venire qui sta soprattutto nel perdersi per i giardini, tra fontane e alberi di fiori, tra terrazze con viste assurde e prati rigogliosi. Davvero un posto meraviglioso, per amanti dell'arte o meno! Assolutamente imperdibile!!!










Dopo questa piacevole mattinata, riprendiamo la macchina e ci dirigiamo questa volta verso Santa Monica. Finalmente!!! Eccolo la'... l'Oceano!!!




La spiaggia e' una distesa chilometrica di sabbia dorata finissima! Il sole picchia parecchio percio', anche se il caldo e' piacevole e del tutto tollerabile, occhio alle scottature!
Una pista ciclabile taglia in 2 la spiaggia viaggiando parallela alla linea del mare... mai visto case cosi' belle... e che vista! Un posto veramente splendido! Dopo aver camminato per un po' arriviamo finalmente al famoso Pier, il molo in cui termina il suo corso la Road 66, dopo aver attraversato tutta l'America partendo da Chicago.




Il Pier di Santa Monica ospita diverse attrazioni. Ristoranti, chioschi di gelati e di hot dog, negozi di souvenir, l'acquario, giostre per grandi e piccini... ma soprattutto e' popolato da gente favolosa! Personaggi di ogni tipo... piu' o meno stravaganti... basta sedersi li' e guardare la gente che passa per riempirsi la giornata! Noi abbiamo deciso di pranzare qui... Volevamo andare da Bubba Gump Gamberi, il ristorante di "Forrest Gump", ma l'attesa era di 2 ore percio' abbiamo optato per 2 hot dog di Japadog... una garanzia!!!






Riprendiamo cosi' la macchina e ci dirigiamo nella vicina Venice Beach. Se mi sembrava di aver visto gente particolare a Santa Monica, qui siamo decisamente oltre... C'e' l'area dei culturisti piena di giganti cosparsi d'olio solare che mostrano palesemente i muscoli esibendosi in diverse pose; ci sono le classiche donne californiane rifatte con microshorts e canottine scollacciate che sfrecciano sui roller; gruppi di giocatori di basket che si fanno una partitella al sole; davanti al museo dei freak personaggi inquietanti ti fermano per proporti di entrare; gruppi di Hare Krishna in meditazione; "medici" con tanto di divisa che ti prescrivono la marijuana. Un mix eterogeneo di gente di ogni tipo! Una confusione totale, a tratti attraente e a tratti inquietante... di certo un quartiere colorato e rumoroso che non puo' lasciare indifferenti! La gente fa a gara a chi si fa notare di piu'... e' la fiera dell'apparenza e, anche se sicuramente non e' un posto che possa piacere a tutti, va assolutamente visto... perche' anche questa e' Los Angeles!!!






                             






Venuti via da Venice, dopo una sosta in albergo, per la sera decidamo di andare a Downtown. Avevamo prenotato una cena al Cicada, straordinario ristorante italiano famoso per essere stato il set della scena di Pretty Woman in cui Julia Roberts, in un abito in pizzo nero mozzafiato, pronuncia la storica frase "stronze lumachine" lanciandone una in mano al cameriere... Bhe'... nonostante la prenotazione ci hanno tristemente rimbalzato perche' quella sera c'era una festa a tema anni 30 e noi non eravamo vestiti adeguati....... ma io dico.... comunicarlo al momento della prenotazione??? Inutile insistere, comunque poco corretto per essere un ristorante di quel livello... e cosi', vedendoci passare avanti donne con abiti charleston, pime, bombette e moustache giriamo i tacchi e optiamo per andarci a bere un cocktail nel rooftop Perch, uno dei piu' gettonati della zona! Frequentatissimo, il locale si trova al 448 south street Hill, negli ultimi 2 piani di questo bel palazzo in stile francese. Nel rooftop cocktail con vista, mentre al piano sotto ristorantino con musica live. Insomma, per esser stato un ripego, ci e' andata decisamente bene...


   


4° GIORNO: Dopo la solita ricca colazione in albergo, sempre a bordo del nostro fidato bolide, ci dirigiamo verso Pasadena. Prima passiamo a vedere il Rose Bowl dall'esterno, lo stadio che noi tristemente ricordiamo per il rigore sbagliato da Baggio alla finale dei mondiali del 94 contro il Brasile, ma famoso anche per aver ospitato numerosi eventi sportivi e concerti musicali, tipo le Olimpiadi dell'84 o le esibizioni di Depeche, Pink Floyd o U2.




Li' vicino si trova la Gamble House, casa progettata dagli architetti Charles ed Hanry Green, per Mr. David Berry Gamble, imprenditore miliardario figlio del fondatore della Procter & Gamble.
La casa e' visitabile pagando un biglietto di 15 Dollari e la visita procede con una guida che spiega i dettagli di questa originale ed eccentrica casa, che mischia vetrate liberty a dettagli giapponesi, dettagli in mogano e art nouveau. Al suo interno niente foto o video percio' l'unica testimonianza che abbiamo e' questa foto esterna, ma diverse immagini si possono vedere nel sito ufficiale della mansion http://www.gamblehouse.org

Dopo la visita alla Gamble House, decidiamo di farci un giro per Pasadena. E' domenica e la zona sembra molto tranquilla ma si riesce ad intuire che nel weekend dev'essere stata molto animata! Tappe imperdibili di Pasadena sono una fetta di torta nel bar "The Pie Hole" e un giro tra i videogiochi e i flipper d'epoca al "Neon Retro Arcade". Questo è un posto davvero speciale... Si paga l'ingresso in base al tempo che si vuole trascorrere qui... $ 10 all'ora e $ 25 per tutto il giorno... questa cifra da' diritto all'utilizzo libero di tutti i videogiochi vintage e flipper presenti! Da Donkey Kong a Mortal Kombact, da Tetris a Pacman...una cinquantina tra videogames e flipper... sembra un tuffo nel passato... davvero una sala giochi per nerd nostalgici! Per capire meglio di cosa si tratta potete visitare il sito http://www.neonretroarcade.com/




Venuti via da Pasadena decidiamo di spendere il nostro ultimo pomeriggio a Los Angeles andando a visitare il Griffith Observatory, l'osservatorio astronomico in cima al monte Hollywood, da cui si ha un'ampia veduta su tutta la citta'. Parecchia gente affolla i prati attorno al Griffith, sia local che vengono qui a rilassarsi, leggere o giocare col cane, che turisti al pascolo... Da qui si puo' godere di una vista mozzafiato che spazia da Downtown a Hollywood fino alla famosa scritta omonima... foto e selfie non verranno certo a mancare... 




Venuti via da qui facciamo un salto davanti al Lacma (il museo d'arte moderna di Los Angeles) per vederlo almeno dal di fuori e addentrarci nell'iconica foresta di lampioni che si schiera davanti al suo ingresso. Il Lacma certamente meriterebbe una visita ma, purtroppo, noi non abbiamo tempo... Ce lo terremo per la prossima volta a Los Angeles...


Per l'ultima serata invece ci siamo tenuti una super cena da Yamashiro, famoso e lussuoso ristorante giapponese, situato du una collina di Hollywood. La strada per arrivare e' ripida e piena di curve ma una volta arrivati in cima e lasciato le chiavi al valet incravattato che va a parcheggiarci l'auto, restiamo 5 minuti a bocca aperta, prima di riuscire ad entrare e a chiedere del nostro tavolo!!! La vista e' favolosa e anche il ristorante e' incredibile. Arredato in maniera impeccabile, immerso in giardini sontuosi che si affacciano direttamente sulle luci della citta' deli angeli...
Ci siamo abbuffati di sushi, antipasti, involtini e tempura ed io, da bere, mi son presa uno dei loro Koi Bowls, per la precisione il Tokyo Tea principalmente a base di Vodka, ananas e mela verde... praticamente un boccione gigante della dimensione di una boccia per pesci rossi, pieno di questo delizioso cocktail inondato di fiori rosa... fate conto che solo questo bibitone costa 36 $!!! Ma e' l'ultima sera qui e ce ne freghiamo... Certo il conto e' salato e ben lontano dagli "all you can eat giapponesi" a cui siamo abituati, ma rimarra' una serata indimenticabile e mi sento di consigliare chiunque passi di qui ad andarci perche' merita ogni dollaro speso... 
Concludendo... da Los Angeles mi aspettavo poco ed invece mi ha dato molto e spero riusciremmo a tornare presto di modo da poter colmare le mancanze...
Frank Lloyd Wright diceva: "Ribalta il mondo di lato e tutto quello che non è fissato finirà a Los Angeles" Secondo me questa è la descrizione più azzeccata di questa città... è un casino, è immensa, è dispersiva, è spaventosa... ma ti accoglie e noi ne siamo rimasti davvero molto colpiti!