Requisito: itinerario da seguire di Domenica.
Con la metro arancione o blu dovrete raggiungere la fermata sulla 72 St, uscendo proprio sul viale che costeggia il lato piu' lungo di Central Park. Qui la prima cosa in cui Vi imbatterete e' il Dakota, celebre edificio residenziale dell'Upper West Side, tristemente famoso poiche' dinnanzi al suo ingresso, al civico 1 sulla W 72nd St., Mark Chapman sparo' 4 colpi di pistola a John Lennon, uccidendolo. Certamente questo e' il drammatico fatto che viene più facilmente associato a questo edificio, bisogna comunque ricordare che l'edificio e' stato anche utilizzato in molti film (uno tra tanti Rosemary's Baby) e citato in diverse canzoni o libri... molte celebrita' hanno vissuto qui e tuttora vi risiedono, come la stessa Yoko Ono, ed inoltre diverse star desiderose di accaparrarsi un appartamento del Dakota se lo son viste negare perche' la richiesta e' stata respinta dal Consiglio del Palazzo (ad edempio Madonna, Banderas o Billy Joel! ...da non credere!!!)
Proseguite sulla Central Park West ammirando i bellissimi palazzi che si affacciano sul Parco fino alla 77th St. La vostra meta sara' 100 West 77th St. A questo indirizzo, tutte le domeniche, dalle 10 alle 17:30 si tiene il Green Flea Market, un mercatino vintage che si tiene in parte all'interno di una scuola ed in parte nel suo cortile. Tralasciando il fatto che io ho trovato meraviglioso poter girellare liberamente all'interno di una scuola americana (con i classici armadietti a colonna rossi, le aule, i bagni,la palestra) comunque, questo a parte, e' davvero un mercato delle pulci fornitissimo! Ci potete trovare dai pezzi vintage a quelli di modernariato o artigianato locale, mobili, abbigliamento, accessori, dischi, libri e gadget di vario tipo. Io sono riuscita a comprare una borsa di Michael Kors nuova, con ancora il cartellino del negozio, che a prezzo pieno cosava piu' di 400 Dollari, alla modica cifra di 100 $ più diversi regalini per le amiche e per mia sorella... Davvero, se siete amanti dei mercatini, non ve lo potete perdere! Ma evitate di andarci troppo presto perche' prima delle 10 e' chiuso e comunque anche alle 10 aprono tutti con molta moltissima calma!
Dopo un po' di sacrosanto shopping newyorkese noi ci siamo diretti all'American Museum of Natural History che e' li' vicino. Allora... ovviamente i gusti sono del tutto soggettivi ma a me personalmente non ha fatto impazzire... il palazzo e' molto bello ed ha fatto da set cinematografico al film "Una notte al museo" con Ben Stiller. Detto cio' io l'ho trovato un po' deludente... avrebbe bisogno di un po' di rinnovamento secondo me... dal punto di vista storico e' stato molto importante... gli americani vedevano qui per la prima volta esemplari imbalsamati di animali che prima di allora non erano mai stati visti... ad oggi pero' a me personalmente vedere animali imbalsamati fa un po' tristezza, anche se probabilmente sara' un'attrazione che piacera' invece a tanti, grandi e piccini... Ho sicuramente trovato piu' interessante l'area dedicata agli scheletri dei dinosauri (dove si puo' toccare la calotta cranica di un pachicefalosauro di 65 milioni di anni fa!!!) o quella dedicata ai meteoriti caduti sulla Terra (ce n'e' uno grosso quanto un'automobile!!!). Il consiglio che mi sento di dare e' quello di visitare questo museo se avete giorni in abbondanza... se il tempo a disposizione e' ridotto tenetevelo per una prossima volta a New York (...e state sicuri che ci tornerete a New York... chi ci va una volta non puo' che tornarci prima o poi...)
Dopo la parentesi culturale al National History Museum consiglio vivamente di fare come abbiamo fatto noi... baracchino degli hot dog in Central Park, ricerca di un angolino di prato comodo e bucolico e pranzo sdraiati a piedi scalzi nell'erba.
Central Park e' davvero amato dai newyorkesi e, nelle domeniche estive, brulica di famiglie che organizzano pic nic, di uomini e donne che fanno jogging imperlati di sudore, di coppie che liberano i propri cani e li fanno correre liberi sui prati lanciando loro dei frisbee che i fedeli compagni recuperano piu' o meno agilmente... insomma... l'atmosfera e' festosa e rilassata, il tutto in una pulizia quasi disarmante... all'interno del parco non una cartaccia a terra... nonostante Central Park abbia le dimensioni del principato di Monaco, 9000 panchine e 7 laghi, al suo interno e' persino vietato fumare! Il suggerimento che posso dare e' di perderVi per le stradine del parco, vagare senza meta tra i boschi e viali o, se avete voglia, magari potete anche noleggiare una bici! Da vedere segnatevi assolutamente:
- Strawberry fields (il memoriale della big apple dedicato a John Lennon)
- Ladies' Pavilion
- Bow Bridge
- The Loeb Boathouse
- La statua di Alice in Wonderland e quella di Balto
- Bethesda Fountain
- Belvedere Castle
- Shakespeare Garden
Noi, dopo esserci rilassati passeggiando per ore immersi nel verde, tra laghetti e alberi in fiore, abbiamo lasciato il parco, fatto un passo in albergo a darci una rinfrescata, ripreso la metro, e ci siamo diretti nell' East Village... Lo scenario cambia decisamente... niente piu' famigliole che telecomandano barchette, niente piu' prati erbosi, niente piu' cinguettio di uccellini... Ora siamo nel Lower East Side e qui tutto e' unico e trendy. Spuntano personaggi eccentrici, creste colorate, zeppe che sembrano ferri da stiro; i negozi sono istituzioni, l'atmosfera è vibrante... ma New York e' proprio questo... un concentrato di tutto, gli opposti che coabitano nella stessa città e si fondono generando un mix affascinante ed unico. Nell'East Village si respira il rock, si mastica il metallo... si percepisce come doveva essere la vita li' negli anni 70/80, quando le droghe pesanti spopolavano e i locali erano chiassosi ed esplosivi... purtroppo tanti negozi e locali negli anni stanno chiudendo... il mitico Trash and Vaudeville quest'anno ha cambiato location (ora in 96 East 7th St), Patricia Field (la costumista di Sex and the City) pare abbia fatto lo stesso... al posto del mitico CBGB ora c'e' l'imbellettato negozio di John Varvatos... insomma... a New York tutto cambia e poco rimane... peccato... perche' l'East Village aveva un animo sporco, irriverente e stravagante e nessuno avrebbe voluto vederlo cambiare, anche se questo processo difficilmente si potra' arrestare... Bisogna essere aperti ai cambiamenti e all'evoluzione a New York; inutile opporsi... occorre accettare il nuovo e stare a vedere quello che avranno in serbo per noi... quasi certamente non rimarremo delusi...forse solo un filo malinconici...
Se riuscite a resistere ed il fisico vi regge fermatevi a cena qui, magari zona St. Mark's Place. Il quartiere non si smentisce nemmeno di sera ed i posti in cui cenare sono centinaia... c'e' solo l'imbarazzo della scelta!
Noi dopo cena siamo ancora andati con la metro fino alla 33rd St e abbiamo voluto concludere la serata salendo in cima all'Empire State Building!!! (la ciliegina sulla torta!) Tenete conto che resta aperto fino alle 2 a.m. e andandoci di sera tardi si evitano le code esagerate che invece si formano di giorno. Inutile dire che la vista da lassu' toglie il fiato. Credo sia una sensazione assolutamente non spiegabile a parole... fascino allo stato puro... provare per credere! e l'amore verso questa citta' continua a crescere...
Nessun commento:
Posta un commento